Monsignor Alessandro Pronzato

LA FINE DEL MONDO

L’INCORONAZIONE DELLA MARIA REGINA è come la fine del mondo.

Cessa il mondo dell’apparenza, della vanità, dell’esteriorità, del vuoto.

Finiscono le rappresentazioni del circo.

Smobilita la fiera.

Termina il carnevale.

Si spegne il chiasso assordante della pubblicità e della propaganda

Sbiadiscono le luci rutilanti del palcoscenico mondano.

Ai cosiddetti <grandi uomini> viene strappata la maschera e appaiono omini miserabili.

Molti <divi> di prima grandezza vengono ricondotti alla loro statura originale, non deformata dai mass-media e dall’adorazione dei devoti: ed è veramente poca cosa. E anche il loro volto, raschiato via il trucco, risulta abbastanza banale, deludente.

C’è una creatura, però, che non ha mai messo la maschera.

La gente importante non si è accorta di lei, perché c’era di mezzo un velo.

Ora tutti possono guardare.

E rendersi conto. Prendere atto.

Sì, è la fine del mondo. Il mondo della falsità, dell’inganno, dei valori fasulli, della futilità, della superficialità.

Deve sbriciolarsi il mondo dell’apparenza.

E, al centro, sta una semplice donna che ha avuto il coraggio di essere.

Si spacca la crosta dell’esteriorità.

E veniamo chiamati a contemplare lo splendore abbagliante di una creatura che ha frequentato le profondità.

La rivincita dei <piccoli>

Ma l’incoronazione della Vergine rappresenta anche una specie di <risarcimento danni> nei confronti di tantissimi <piccoli>.

Con la Madonna vengono canonizzate infinite creature che, come lei, hanno interpretato e interpretano i ruoli più oscuri, sfuggendo alla curiosità e agli applausi del pubblico.

Sorge allora, doverosa, una domanda: quali sono le persone che contano veramente?

Quali sono le persone attive?

Quali sono le persone produttive?

Quali sono le persone impegnate?

Quali sono i veri protagonisti della storia (e quali le comparse, anche se sono sempre in primo piano e hanno addosso le luci della ribalta e monopolizzano gli applausi della platea)?

Troppa gente si illude di far camminare la storia soltanto perché dirige il traffico dei minuscoli avvenimenti che riempiono i giornali, gli schermi e i libri e le copertine dei rotocalchi. Mentre i veri <artefici della storia> operano in disparte, e soprattutto agiscono in profondità.

Se gli eccitati ed esagitati attivisti – anche delle <opere buone> – scoprissero, a un tratto, a chi sono dovuti certi brillanti successi, certe realizzazioni, misurerebbero tutta la ridicolaggine del loro inguaribile complesso di <mosche cocchiere>.

Se predicatori, conferenzieri e organizzatori instancabili costatassero quali sono le persone <insignificanti> che tengono in piedi, fanno camminare e funzionare il mondo, la Chiesa, gli Ordini religiosi e tutto il resto, sicuramente perderebbero un po’ della loro supponenza e spavalderia e nutrirebbero qualche dubbio circa l’identità dei componenti la cosiddetta <ala portante>.

Beh, capiscano o meno quei signori, entrino o meno nella prospettiva dell’ultimo mistero glorioso del Rosario, resta l’insostituibile necessità di questa gente insignificante, che se ne sta in un angolo, apparentemente estranea alla mischia. Capace però di pregare, di contemplare, di servire. Soprattutto, di essere.

In mezzo a un mondo percorso dalla frenesia della pubblicità e dell’esibizionismo più cafone, in cui tutti si illudono di fare cose estremamente importanti, per fortuna c’è un esercito formato da tenaci, gioiosi specialisti del lavoro sotterraneo. Ci sono gli instancabili faticatori nell’ombra, impiegati in azioni poco appariscenti, di scarso rilievo esteriore, di modesta risonanza, impossibile da inquadrare in una qualsiasi contabilità.

E, alla testa di questo esercito sterminato, una donna rivestita di luce. Una donna che ha sempre camminato in punta di piedi …

È soltanto grazie a questo grigio esercito della preghiera, della contemplazione e del lavoro sotterraneo, di questi silenziosi protagonisti dei giorni feriali, che questa palla di stracci e di peccati e di chiacchiere che rotola attorno al sole non s’inceppa …

Dunque. Ti senti di arruolarti in questo esercito formato da tutte le persone che <non contano> e che perciò sono indispensabili?

La Vergine Maria Bambina portata dai genitori al servizio del TEMPIO – Ioachim si Ana
Santuario di CREA – Sacri Monti Piemonte
Padre Pio a Cappella delle Relique a Crea