Diventare possibile

Fratelli tutti, il buon samaritano, il nostro prossimo

Caro Padre dei cristiani, noi abbiamo scoperto che l’Italia ha una legge che proibisce di aggredire gli altri popoli. Sappiamo che Voi amate la pace e Vi preghiamo di dire ai cristiani e a tutti quelli che comandano gli altri popoli di mettere l’articolo 11 nella loro legge se non ce l’hanno, e di rispettarlo. Se nessuno attaccherà, la guerra morirà. Vedremo la guerra morta e la pace viva.

URSS 1968

Quando Cesare vuole quel che è di DIO, URSS comunità cristiane, grido d’aiuto. Italia, operazione via Rasella

“La storia è la grande memoria dell’umanità, dunque la sua più certa maestra. La storia offre all’uomo piattaforma per costruirvi i suoi ricordi e insieme la sua intelligenza, la sua riflessione e la sua civiltà: è la base indistruttibile di ciò che è accaduto, dell’evento verificatosi e dunque ricostruibile in ognuna delle sue reali sfaccettature, anche quelle minime. Ed è questa la sola base certa per la costruzione scientifica del pensiero storico; che può essere di destra o di sinistra, non è questo il punto. Il punto è la realtà degli eventi accaduti e dunque della conoscenza non superficiale dei fatti. Altrimenti la storia si trasforma in menzogna, e non educa più alla vita ma all’odio e alla sventura”. ROSARIO BENTIVEGNA

Plesso storico di San Michele, Torre de' Busi, Bergamo

FONDO AMBIENTE ITALIANO – FAI, luoghi del CUORE

FAI – Poste sulla mulattiera che sale al Plesso, ad accogliere i pellegrini vi sono due statue, un Cristo che indica una via o come in Dante sembra dire “lasciate ogni speranza voi ch’entrate” e un San Michele, che posta la spada alla cinta, alza le mani al cielo. Due pose non convenzionali per l’iconografia della Chiesa, cosa raccontano? Quale è il disegno misterioso? Mentre nella Chiesa lo staccarsi casuale di parte dei calcinacci dai muri, ne sta ora portando alla luce delle pitture misteriose, perché nascoste? I vizi capitali, incatenati, appena visibili in cui balza subito all’occhio l’avarizia che è l’unica che volge lo sguardo dietro a tutti. Che sia questa una valle di avari? Ebbene sì, in un certo senso, qui siamo avari verso il nostro territorio, che amiamo, rispettiamo e nel possibile, conserviamo.