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Madre Teresa di Calcutta, santa, premio Nobel per la pace

<<Per sangue e origini sono albanese pura. Per cittadinanza sono indiana. Come suora sono cattolica. Per vocazione appartengo a tutto il mondo. E quanto al mio cuore, sono tutta del cuore di Gesù>>.

Nell’abbracciare il mondo, definisce il proprio ruolo dicendo: <<Il nostro lavoro è quello di incoraggiare cristiani e non cristiani a fare opere d’amore. E ogni opera d’amore, fatta con tutto il cuore, porta sempre la gente più vicino a Dio>>.Il suo mandato di misericordia è diffondere l’amore nel mondo alleviando le sofferenze degli altri, attraverso una Congregazione di sorelle e fratelli cattolici che SERVE una comunità PREVALENTEMENTE NON CRISTIANA, e che NON OBLIGA le persone che aiuta a convertirsi alla fede cattolica.

Madre Teresa ha scelto di amare là dove la maggior parte della gente non è riuscita a farlo, tra i poveri e i sofferenti. E qui ha trovato i frutti della propria fatica, e la traccia per seguire il cammino semplice.

Madre Teresa di Calcutta citazioni "Dio ammette i fallimenti ma non vuole lo scoraggiamento. Vuole che noi assomigliamo di più ai bambini, che siamo più umili, più riconoscenti nella preghiera ...".
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Lettera di Madre Teresa di Calcutta 31 maggio 1992 - Cari amici di tutta Italia ...
Lettera di Madre Teresa di Calcutta 31 maggio 1992 – Cari amici di tutta Italia




















Lettera di Madre Teresa di Calcutta

31 maggio 1992

Cari amici di tutta ITALIA,

oggi Gesù viene in mezzo a noi ancora una volta come bambino – come il bambino non nato – ed i suoi non lo accolgono. Gesù divenne un fanciullo in Betlemme per insegnarci ad amare il bambino.

                Il bambino non nato – il feto umano – è un membro  vivente della razza umana, come te e me, creato ad immagine e somiglianza di Dio, per grandissime cose, amare ed essere amato. Perciò non c’è più da scegliere una volta che il bambino è stato concepito. Una seconda vita – un altro essere umano – è già nel grembo della madre. Distruggere questa vita con l’aborto è omicidio, così come un qualunque altro omicidio, anzi peggio di ogni altro assassinio. Poiché non è ancora nato, è il più debole, il più piccolo ed il più misero della razza umana, e la sua stessa vita dipende dalla madre – dipende da te e me – per una vita autentica. Se il bambino non ancora nato dovesse morire per deliberata volontà della madre, che è colei che deve proteggere e nutrire quella vita, chi altri c’è da proteggere? Questa è la ragione per cui io chiamo i bambini non ancora nati “i più poveri tra i poveri”. Se una madre può uccidere il suo stesso figlio nel suo grembo, distruggere la carne della sua carne, vita della sua vita e frutto del suo amore, perché ci sorprendiamo della violenza e del terrorismo che si sparge intorno a noi?

L’aborto è il più grande distruttore di pace oggi al mondo – il più grande distruttore d’amore.

E’ mia preghiera per ciascuno di voi, che voi possiate battervi per Dio, per la vita e per la famiglia, e proteggere il bambino non ancora nato.

Preghiamo,

Dio vi benedica

André Frossard autore di <<Dio esiste, io l’ho incontrato>>, 1969, narratore, biografo, saggista, relatore di viaggi e osservatore politico, guardando alla sua esperienza personale e al modo con cui di solito viene capito e vissuto il cristianesimo.

Ha detto: << … Oggi si dimentica un po’ troppo che il cristianesimo è una storia d’amore. Si discute per sapere ciò che è scaduto, ciò che resta valido, e si tace sull’amore di Dio. Se un vero teologo ci parlasse di Dio, e non di teologia, si vedrebbero le agitazioni cessare rapidamente, tutti si troverebbero d’accordo, non si tirerebbero fuori argomenti capziosi, ma si riconoscerebbe che Dio ci ama>>.

<<C’è un ordine nell’universo, e al vertice, attraverso un velo di nebbia splendente, l’evidenza di Dio, l’evidenza fatta presenza, divenuta la persona di Colui che un istante prima avrei negato e che i cristiani chiamano Padre nostro, e di lui sento una dolcezza, diversa dalle altre, non quella passiva intesa talvolta con questo nome; ma una dolcezza attiva, lacerante, che vince ogni resistenza, capace di frantumare la pietra più dura, capace di spezzare ciò che è più duro della pietra, il cuore umano … Ero entrato giovane sulla ventina, e uscivo dalla chiesa un bambino pronto al battesimo>>.

<<La Verità non è una forza immanente, non è la storia, non è qualcosa, ma è Qualcuno. E’ Qualcuno immensamente dolce. Attraverso una folgorazione brutale ho compreso che il cristianesimo è essenzialmente amore: ciò che ci darà tristezza al termine della vita sarà solo non aver amato abbastanza>>.

Collaborazione con Dio (Lavoro)

Santo Karol Wojtyla – Papa Giovanni Paolo II

“Non sempre il lavoro è facile, piacevole, soddisfacente; talvolta può essere pesante,

non valutato, non ben retribuito, perfino pericoloso.

Bisogna allora ricordare che ogni lavoro è

Una collaborazione con Dio,

 per perfezionare la natura da lui creata,

ed è un servizio ai fratelli.

 Bisogna, perciò, lavorare con amore e per amore!

Allora si sarà sempre contenti e sereni, e,

pur se il lavoro stanca, si prende la croce insieme con Gesù Cristo e

si sopporta la fatica con

coraggio”.

“Se l’umanità vuole controllare un’evoluzione che le sfugge di mano,

 se vuole sottrarsi alla tensione

materialistica che guadagna terreno in una fuga disperata in avanti,

se vuole assicurare lo sviluppo autentico agli uomini e ai popoli,

deve rivedere radicalmente i concetti di progresso che

sotto nomi diversi hanno lasciato

atrofizzare i valori spirituali”.

  Dal libro – Il messaggio di Madre Teresa per il mondo di oggi,

un libro di John Cairns

Madre Teresa – IL CAMMINO SEMPLICE

Una vita per gli altri

<<Comincio sempre la mia preghiera in silenzio, perché è nel silenzio del cuore che Dio parla.>> 

<<Il frutto del silenzio è la preghiera

Il frutto della preghiera è la fede

Il frutto della fede è l’amore

Il frutto dell’amore è il servizio

Il frutto del servizio è LA PACE.

Come è nato questo libro

                <<Parlarti del mio cammino? Sì, potrei,>> mi ha detto Madre Teresa <<ma io sono soltanto un piccolo filo: la corrente è Dio. Parla con gli altri, con le sorelle, i fratelli e le persone che lavorano con loro. Qualcuno di essi non è cristiano, parla con lui. Saprai di che si tratta quando avrai visto coi tuoi occhi. È molto bello.>> …

                Madre Teresa una volta ebbe a dire di se stessa: <<Per sangue e origini sono albanese pura. Per cittadinanza sono indiana. Come suora sono cattolica. Per vocazione appartengo a tutto il mondo. E quanto al mio cuore, sono tutta del cuore di Gesù>>. Nell’abbracciare il mondo, definisce il proprio ruolo dicendo: <<Il nostro lavoro è quello di incoraggiare cristiani e non cristiani a fare opere d’amore. E ogni opera d’amore, fatta con tutto il cuore, porta sempre la gente più vicino a Dio>>.Il suo mandato di misericordia è diffondere l’amore nel mondo alleviando le sofferenze degli altri, attraverso una Congregazione di sorelle e fratelli cattolici che SERVE una comunità PREVALENTEMENTE NON CRISTIANA, e che NON OBLIGA le persone che aiuta a convertirsi alla fede cattolica.

                Madre Teresa ha scelto di amare là dove la maggior parte della gente non è riuscita a farlo, tra i poveri e i sofferenti. E qui ha trovato i frutti della propria fatica, e la traccia per seguire il cammino semplice.

Alla pag. 18 una cosa bellissima – Alcune preghiere e una nota:

SE NON SEI CRISTIANO, puoi sostituire <<GESÙ>> con la parola <<DIO>>.

Diventiamo tutti un ramo vero e fruttuoso della vigna di Gesù, accettandoLo nelle nostre vite sotto la forma in cui a Lui piace venire:

come Verità – da dire;

come Vita – da vivere;

come Luce – da accendere;

come Amore – da amare;

come Strada – da percorrere;

come Gioia –  da donare;

come Pace – da diffondere;

come Sacrificio – da offrire, nelle nostre famiglie e con il nostro prossimo.

Gesù, aiutaci a diffondere la Tua fragranza dovunque andiamo.

Inondaci l’anima del Tuo Spirito e della Tua Vita.

Penetra in noi e possiedi tutto il nostro essere, così a fondo

Che tutta la nostra vita sia un’irradiazione della Tua.

Splendi attraverso di noi, e sii in noi a tal punto

Da far sentire a ogni anima che tocchiamo

La Tua presenza nella nostra anima.

Fa’ sì che guardandoci non vedano più noi,

ma solo  Gesù!

Resta con noi, e risplenderemo come Tu risplendi;

tanto da divenire una luce per gli altri.

O Gesù, la luce verrà tutta da Te, nemmeno un raggio sarà nostro;

Sarai Tu a illuminare gli altri per mezzo nostro.

Ti renderemo lode nel modo che Tu preferisci,

illuminando chi ci sta accanto.

Fa’ sì che Ti predichiamo SENZA PREDICARE,

non con le parole, ma col nostro esempio,

con la forza travolgente, l’influsso di ciò che facciamo,

con l’evidente pienezza dell’amore che i nostri cuori nutrono per Te.

Amen. (Cardinale John Henry Newman)

<<Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelli di tutto il mondo che vivono e muoiono nella povertà e nella fame.

Dona loro quest’oggi, per mano nostra, il pane quotidiano; e per mezzo del nostro amore e della nostra comprensione, dona la pace e la gioia>>.  (San Giovanni Paolo II)

LIBERAMI, GESÙ

LIBERAMI, GESÙ

Dal desiderio di essere amato,

dal desiderio di essere magnificato,

dal desiderio di essere onorato,

dal desiderio di essere elogiato,

dal desiderio di essere preferito,

dal desiderio di essere consultato,

dal desiderio di essere approvato,

dal desiderio di essere famoso,

dal timore di essere umiliato,

dal timore di essere disdegnato,

dal timore di subire rimproveri,

dal timore di essere calunniato,

dal timore di essere dimenticato,

dal timore di subire dei torti,

dal timore di essere messo in ridicolo,

dal timore di essere sospettato.

O Dio, noi crediamo che Tu sia qui;

noi Ti adoriamo e Ti amiamo con tutto il cuore e con tutta l’anima, perché sei più che degno di tutto il nostro amore.

Noi desideriamo amarTi come i Beati fanno in Cielo, noi adoriamo tutti i disegni della Tua Divina Provvidenza, rassegnandoci interamente alla Tua Volontà.

Per amor Tuo noi amiamo anche il nostro prossimo come noi stessi;

perdoniamo sinceramente tutti quelli che ci hanno ferito e chiediamo perdono a tutti quelli che abbiamo ferito.

La verità non invecchia mai. E’ sempre moderna!”

La Congregazione delle Missionarie della Carità

La Congregazione è composta da otto sezioni:

le sorelle attive

le sorelle contemplative

i fratelli attivi

i fratelli contemplativi

i padri missionari

i missionari e le missionarie laici

i volontari

i collaboratori malati e sofferenti.

Papa Giovanni Paolo II ha chiesto di essere il primo sacerdote a venire inserito nel programma di adozioni di sacerdoti, attraverso cui un prete e una suora si adottano reciprocamente in preghiera. Chiunque, di qualsiasi confessione religiosa, può unirsi ai collaboratori.

I collaboratori malati e sofferenti costituiscono un’associazione fondata da Jacqueline de Decker, una donna che, a causa della malattia e delle proprie menomazioni, non era in grado di unirsi al lavoro attivo dei collaboratori. I collaboratori malati e sofferenti offrono invece le proprie sofferenze per i poveri e per il lavoro che fra loro conducono le Missionarie della Carità. Le preghiere forniscono sostegno spirituale ai missionari attivi. Pregando per il lavoro altrui, diventano una sorta di alter ego dei missionari.

La lingua ufficiale di tutti i membri della Congregazione è l’inglese.

no pena di morte
no death penalty

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