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La qualità vince sempre, articoli “ripescati”perché senza termine di scadenza

Cultura – letteratura universale

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Nel “mirino” per primo il Messaggero di sant’Antonio, novembre 2016

https://messaggerosantantonio.it/

Per anni una ex vicina di casa mi lasciava – prima di buttare via l’intero anno di abbonamento a vari giornali, riviste: <<Guarda se ti piace, se può servirti qualcosa, qualche articolo più importante … >>.

SEMPRE qualcosa restava, IMPORTANTE – secondo me. Non mi aspettavo di trovare tanto in un solo numero, non è tutto quello che inserisco … Per primo, oggi, mi saltò l’articolo su Ucraina, e già dal 2016, dice 2 anni fa … poi l’articolo su Aldo Moro, il magistrato Rosario Livatino, usurai, cinema, politica sociale, l’arte del dialogo – tanta professionalità

Come vedete nel articolo su Aldo Moro, sta scritto che sono stati uccisi 5 agenti di scorta, che si chiamano? IOZZINO, RIVERA, LEONARDI, RICCI e ZIZZI di cognome, cristianamente non possono mancare i loro nome, anche loro martiri della giustizia, democrazia, legalità.

NOSTRA SIGNORA DI Mariazell di Rino Cammilleri

1 milione di visitatori l’anno per il santuario più importante d’Austria.

E un prodigio: la cacciata dei sovietici grazie a una crociata del Rosario

Nel 2007 il papa tedesco Benedetto XVI Ratzinger, in visita apostolica, ha donato al santuario il tradizionale e prestigioso riconoscimento pontificio della Rosa d’oro. Dopo la seconda guerra mondiale proprio qui venne un francescano, padre Petrus, a implorare la Madonna per la sua patria. L’Austria era stata infatti divisa in quattro zone d’occupazione e i sovietici tenevano quella principale con la capitale Vienna. Molotov, quello che aveva firmato il <<patto>> con Hitler che aveva dato il via alla guerra, era ancora ministro degli esteri e aveva detto chiaro e tondo che l’Urss non avrebbe fatto mai alcun passo indietro, né da lì né da nessun altro posto. Ci si aspettava da un momento all’altro un colpo di stato comunista, come a Praga e a Budapest. L’Occidente sembrava rassegnato a perdere anche l’Austria. Ebbene, a MARIAZELL padre Petrus sentì distintamente una voce interiore che rispondeva alla sua implorazione: <<Pregate il rosario tutti, tutti i giorni, e sarete salvi>>. Il religioso prese sul serio l’esortazione, si attivò immediatamente e in breve riuscì a organizzare una Crociata nazionale del Rosario. Il movimento crebbe a vista d’occhio e arrivò a coinvolgere milioni di austriaci.

Il miracolo del Rosario

Di giorno e anche di notte processioni si susseguivano, in città, in campagna, scandite dalla recita del rosario. Tutti i ceti erano rappresentati, perfino il presidente Leopoldo Figl. Tutti con la corona in mano, sotto lo sguardo indispettito dell’Armata Rossa. Gli anni passarono, ma la Crociata non si stancò. Ebbene, dieci anni dopo l’inizio dell’occupazione, nel 1955, il cancelliere austriaco venne convocato a Mosca. Qui, al cospetto del Soviet Supremo, gli fu comunicato che l’Urss si sarebbe ritirata dall’Austria in cambio della promessa di neutralità, cioè di equidistanza tra i due blocchi ideologici. Non era mai successo e la cosa stupì tutti gli osservatori. Mai l’Urss aveva accettato di ritirarsi da un Paese che aveva occupato. Soprattutto spontaneamente. Quel giorno era un 13 maggio, giorno di Fatima. Il ritiro sovietico avvenne in ottobre, mese del ROSARIO. ( Marzo 2018, IL TIMONE

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