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Testimoniare sempre la verità dentro l’oceano dell’incredulità

La forza della verità dentro l’oceano dell’incredulità. L’era glaciale: mantenere il cuore di ghiaccio in un mondo che brucia e grida aiuto è pura follia.

Quello che capita sulla scena mondiale è sconvolgente. Tutte le certezze, “sicurezze” presunte – vengono spazzate via con la rapidità di un tornado. Centrifugano ad una velocità inaudita tutte le “normalità” della vita quotidiana di milioni di persone. Resettare il pensiero, le abitudini, la quotidianità in base al nulla di fatto. Che per primo si è presentato sulla scena mondiale un virus – invisibile al occhio nudo, hanno trasformato la vita quotidiana in una caccia al nemico vero o presunto che poteva nascondersi ovunque, mimetizzarsi. Siamo stati addestrati ad un nuovo modo di vedere, interpretare la realtà, usiamo parole che prima erano inusuali: distanziamento, coprifuoco, isolamento. Poi piano piano ci si è abituati a distanziarsi sempre più non solo fisicamente ma spiritualmente, sempre più freddi e diffidenti di tutto e di tutti.

Poi non bastando il primo attacco del nemico invisibile ci siamo svegliati alla fine di febbraio che in un certo punto sulla mappa in Europa qualcuno ha pensato di riaccendere un fuoco vero e usare tutte le armi di cui dispone per attaccare il suo vicino di casa, perché ogni nazione ha una sua casa.

Da cristiani, sappiamo la parabola del buon samaritano e sappiamo anche il racconto del  – cosa fare per prima nel caso del allagamento della casa. Qual è la prima cosa da fare se l’acqua ha invaso la casa? Chiudere il robinetto dell’acqua. Cosa fare per primo in caso di una guerra tra vicini di casa? Non era forse – fermare il robinetto – cioè, fermare il braccio che ordina l’attacco?

Non può esservi amore senza giustizia (S. Giovanni Paolo II)

Un uomo è andato a letto alla serra tranquillo e domani il suo vicino di casa ha bombardato la sua casa, noi non possiamo prestare soccorso senza entrare sulla sua proprietà – <<perché vietato>>, vietato da chi l’ha attaccato. Lui da sotto macerie grida aiuto e sta lì con una ferita aperta, rischia di morire dissanguato se nessuno arriva a prestarli soccorso. Alcuni sono scappati a piedi, altri hanno deciso di restare, alcuni vogliono lottare per questa assurda faccenda dei nostri tempi. Noi, che non abitiamo che dopo altre due tre case e non vediamo davanti agli occhi, che non sentiamo il soffio delle bombe, le esplosioni, il pianto e il grido di disperazione di quella famiglia, cioè, Ucraina, andiamo a letto e ci riusciamo anche a dormire. Sereni? Tranquilli? Solo perché non ci svegliamo ogni venti trenta minuti da qualche sottoterra – nel buio, senza acqua, riscaldamento. Possiamo fare un bagno, andare in un ospedale, chiamare un’ambulanza e aspettare che arrivi anche un medico per prestarci soccorso.

Non abbiamo davanti cadaveri sparsi ovunque, brandelli di carne volati per aria … aria che non porta più profumi di fiori, alberi – ma un odore acre, tremendo, fumo e un quadro dipinto con tanto sangue umano.

Mentre ci si rende conto della più assurda tragedia umana CREATA da mente umana e guidata da una mano creata per aiutare e trasformata in arma micidiale, ci rendiamo che ogni cosa inventata dall’uomo è malamente usata da un altro uomo, il coltello che fu usato per tagliare il pane quotidiano fu trasformato in arma per uccidere chi ci forniva di pane, Ucraina fornisce grano al mondo, pane quotidiano. Qualcuno ha pensato che bisogna uccidere chi fornisce la sostanza da vivere a molti altri popoli, altre case (nazioni).

Un vasto tribunale si è formato attorno alla scena del delitto, in vicini di casa, chi più lontani chi più vicini e tante altre voci si sono accessi in dibattiti se è lecito oppure no aiutare, entrare nella proprietà e aiutare oppure lasciare che si arrangi da solo, tutto in una guerra ormai dichiarata tra i due. Dall’altra parte si sentono voci di condanna a squarcia gola di chi si permetterà di soccorrere – nessuno ha il coraggio di affrontarlo direttamente, fermare il braccio che comanda l’uccisione del vicino, chiudere il robinetto.

La morte avanza, la delusione pure e l’arte del fermare la tragedia, non si è ancora inventata. Come si può fermare il robinetto della morte che semina cadaveri ogni giorno? La mano che spreca, contamina e uccide chi fornisce il pane per tante altre case, nazioni? Senza fermare il robinetto del creatore della morte, noi altri, comuni mortali non sappiamo più quali sono i cardini per stare al mondo, per la convivenza, il soccorso tra esseri umani, tra essere viventi su questa Terra madre, avvelenata, stuprata e depredata quotidianamente sotto lo sguardo di un esercito di esperti, pronti a fornirci lunghe spiegazioni del calcolo delle probabilità delle multiple possibilità di … Pensare che bastava fermare il robinetto per primo. Questa regola tra vicini, nazioni, non è ancora funzionante.

Quello che abbiamo fatto noi della parabola del buon samaritano …

Oggi se qualcuno passa vicino ad un disgraziato finito nei mani dei briganti, mentre sanguina copiosamente … chi passa per primo, non saprà mai se è proprio lui il primo

  • Se vuole prestare soccorso e si avvicina per controllare se la vittima respira oppure no, si può sporcare di sangue, normalmente – se qualcuno passa subito dopo, può interpretare come abbia visto l’assassino ed eccolo trasformato in colui che desta sospetti a tutti – chi vuole credere e chi no
  • Qualcuno può chiamare anche la polizia e indicarlo con un video come l’aggressore, perché stava lì a cercare nelle tasche, anche se magari un indizio per poter chiamare qualcuno – pensando anche per assurdo che lui stesso non abbia un telefono in tasca …
  • Finirà per dover discolparsi di aver voluto dare un aiuto, fornire alibi solidi per quello che ha fatto in giornata, testimoni … dichiarazioni … verbali … processo … Chi mai vuole oggigiorno questo inferno solo ed esclusivamente per aver voluto dare una mano, prestare soccorso tra esseri umani?
  • Non bisogna stupirci più perché la gente – al posto di imparare a prestare soccorso, ha imparato a stare alla larga, cambiare direzione, a volta strada per non aver voluto <<sporcarsi le mani>> della testimonianza della verità. Quanto abbiamo complicato la vita a chi deve, può testimoniare la verità con la burocrazia, veleno e nulla più per la verità.

Cerchiamo di stabilire punti chiari da rispettare e non pietre d’inciampo per chi vuole fare del bene, altrimenti si rischia tutto, soprattutto la vita e tempo prezioso nel poterla soccorrere. Molti video hanno testimoniato che per un incidente stradale, 10 macchine sono passate oltre e solo una si è fermata e ha salvato le vite che dopo un attimo sarebbero scoppiate insieme alla macchina …  Il video lo confermava, questione di secondi preziosi: fermarsi, oppure no, hanno detto in dieci e non si sono fermati, un ragazzo giovane l’ha fatto … all’ultimo secondo. Tra animali c’è un codice di mutuo soccorso e riescono a salvare rischiando di trascinare la vittima anche dalla bocca del predatore e bastonarlo, forse l’uomo ha bisogno di lezioni dagli stessi animali? Purtroppo la tecnologia avanzata ha mandato in regresso la scienza del cuore che animava ideali dei nostri antenati.

Non basta dichiarare che Dio non esiste, la voce della coscienza griderà giorno e notte contro di noi e più ci si professa non credenti più si rinnega il male interiore che avvolge e paralizza l’intera volontà. Si finirà per rinnegare la nobiltà d’anima che ogni essere umano ha ereditato.

Dio ha le mani sporche – a volte, perché non si può aiutare, prestare soccorso vero, senza rimanere noi stessi sporchi, sporcati dai pregiudizi altrui, dai maestri delle interpretazioni visive, maestri dai cuori vuoti, svuotati, dai esperti della persuasione in milleuno scenari fittizi, mentre la vita vera è ben altro.

Le mani pulite, tenute alla larga, comodamente in tasca per non inquinare la scena del delitto imperfetto, in diretta mondiale è segno del inizio di una nuova era, glaciale – il cuore umano diventato giaccio, in mezzo alla terra bollente, infiammata e avvelenata. Si può trovarsi di fronte ad un simile individuo e riconoscerlo proprio dalla sua perfetta e studiata compostezza, giacca e cravatta a 45° C all’ombra – perché ci tiene tanto all’etichetta: di fariseo puro sangue. Mille volte guai se è una persona che firma per aiuti umanitari, lì bisogna <<ragionare>> anche col cuore. Mai e poi mai, potrà immedesimarsi per un secondo che anche a lui potrebbe capitare la stessa cosa, dipendere dal soccorso di terzi: non ha mai sentito di un infarto all’improvviso, di una paralisi non richiesta. Nella sua sicurezza, magari coperta di mille previsioni – manca l’intolleranza alla sofferenza altrui, un alto tasso d’indifferenza davanti alle tragedie mondiali e voler abitare molto più in alto, per non sporcarsi la vista con scene di vita normale. Usare canali televisivi che non rompano mai con notizie di attualità di guerra e fame, sete e malattia, sintonizzarsi su canali di fantascienza – solo così si può vivere in mezzo alle tragedie, diventare di ghiaccio e perdere ogni barlume di umano sentimento. Si può fare, si può vivere, ma mille volte guai se una simile persona deve gestire fondi per la vita altrui, i fondi per un pronto soccorso nella vita reale.

Non si può chiedere al comune mortale di resettare ogni volta la sua mente, la sua vita, il sentimento che lo regge, recidere suoi radici e far finta di nulla, solo perché è nato in un posto piuttosto che un altro, ha un vicino che non ragiona più e ha semplicemente deciso di cancellarlo dalla storia, dalla mappa. Solo perché ha un vicino che non è più capace di comportarsi da essere umano, dopo averlo costatato il mondo intero

in diretta mondiale. Qualcosa deve cambiare nella mentalità di tutti i popoli, creare una regola mondiale perché i vicini di casa non per scelta propria, ma per volontà di Dio, devono saper darsi delle regole di convivenza, altrimenti è l’inizio della FINE per tutti.

I nostri “progressi”
FRATELLI TUTTI – la razza UMANA
Michel Quoist – L’amore non è già fatto. Si fa! – Carmenwebdesign
nutrire la famiglia
Libertà

Dice Gesù a Maria Valtorta

Le opere buone o inique dell’uomo servono sempre a un fine soprannaturale, perché la malvagità umana viene raccolta da Dio e al contatto delle sue mani si muta in strumento di bene. Nulla lascia intento Dio nel suo lungimirante operare per raggiungere lo scopo che è quello di riunire in un unico nucleo gli umani per l’ultimo giorno, come da un unico nucleo si diramarono per la Terra dividendosi come rivoli che traboccano dalla coppa di una sorgente.

Siate onesti e sinceri con tutti e specie con Iddio, il cui occhio trivella i cuori e li passa parte a parte e li vede come e meglio di quanto lo scienziato e il batteriologo vedano nei vostri corpi le malattie che vi consumano e i germi che vi rodono.

Applicate l’amore alla verità nei rapporti con Dio e con l’uomo. Non tradite.

Ha tradito or sono venti secoli uno della vostra razza, istigato e seguito da subdoli e malvagi. Levate quell’onta, che vi schiaccia da secoli, col vostro agire giusto e leale.

Per essere amati occorre farsi amare. Lo avete dimenticato molte, troppe volte. Amate la pace. E’ il segno di Cristo, che i vostri padri hanno ucciso attirando su voi la guerra che non ha termine e con pause di tregua esplode e risorge come morbo insanabile nel corpo della Terra e non vi dà sicurezza e riposo. Ora dovete imparare ad amarla questa pace per poter essere del Cristo e finire così l’eterno esodo della vostra razza.

Ogni  zolla del mondo freme sotto il vostro piede e vi scaccia. Anche le vostre zolle antiche. Ma se Io, Signore del mondo, stenderò la mia Mano ed aprirò la mia Bocca a dire: “Basta! Costoro sono nuovamente miei”, la Terra più non potrà perseguitarvi. Le soprannaturali tende del Cielo saranno sopra di voi a protezione.

Ricordate quando per voi ho perseguitato i potenti, ho aperto il mare, ho fatto scaturire fonte nell’aridità dei deserti e piovere cibo dai cieli, quando ho messo i miei angeli ad aprirvi un varco fra i nemici per addurvi nella Terra che avevo promessa ai primi santi della Terra. Sono sempre quel Dio potente e pietoso. Lo sono due volte di più ora non solo il Padre Creatore ma il Figlio Salvatore, ora che la Terza Persona ha generato il miracolo della Incarnazione di un Dio per farne la Vittima espiatoria di tutta l’umanità.

Io vi attendo per poter dire: “Pace alla Terra, e dire al Cielo: “Apriti ad accogliere i viventi. Il tempo è finito!”. Venite. Non ho cuore diverso, ora che sono in Cielo, di quello che avevo sul  Golgota quando pregavo per i padri vostri e perdonavo a Disma.>>

Dice Gesù a me:

<<Ho dettato questo brano oggi che puoi scriverlo, invece di domani che non potresti farlo. Metti la data di domani. La collana dei dettati deve essere regolare come moto di pendolo. Un giorno si capirà meglio il perché dico di fare così. Ora riposa sul mio Cuore>>.

Dice Maria: 8 Dicembre

<<Ad ogni dono di Dio per giustizia è contrapposto un dono del beneficato. Ogni elezione importa con sé doveri tremendi e soavi insieme, che divengono gaudio eterno quando la prova finisce.

Al dono supremo del Concepimento senza macchia doveva da parte mia corrispondere quello d’essere Madre del Redentore, ossia Donna del Dolore. E lo strazio del Golgota è la corona apposta sulla gloria del mio Concepimento immacolato>>.

Il cibo doni della Terra 1
Cibo 2
cibo 3
Un mondo che rovina e distruge TUTTO
Gesù abbi pietà di noi, pensaci Tu e ferma la nostra pazzia
Gesù abbi pietà di noi, pensaci Tu e ferma la nostra pazzia
sculptor Jens Galschiot
sculptor Jens Galschiot

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