Don Orione 1934

Don ORIONE e la BANCA della Divina Provvidenza

Molte volte, uscendo con lui – ricorda un ex alunno – mi faceva portare un sacchettino di medaglie della Madonna. Sapete perché? Per una conquista, per dilatare le tende della divina Provvidenza. In questo modo, ad esempio. Una domenica andammo a Casteggio: don Orione doveva far la predica per la raccolta delle pentole rotte … Arrivati a Montebello, pregò di fermare la macchina davanti ad una villa, quella dei conti Lomellini. Mi ci fece entrare in modo piuttosto … strategico, giacché la villa era chiusa, e mi disse di girare per il parco seminando le medaglie … Alcuni mesi dopo, la villa era l’istituto delle missioni estere della Piccola Opera.
Nel 1934 mi trovavo con altri nella casa di salute di Quezzi e andavamo a cogliere l’erba per gli animali in una località della “i Camaldoli”, ove sorgeva una villa e altri edifici che non godevano buona fama. Don Orione aspirava ad avere quella località per togliere quel male e per aprirvi un asilo per poveri vecchi e una casa di cura per tubercolotici. Non aveva, però, i mezzi né speranza di poterli avere, anche perché il Comune di Genova, data la posizione bellissima, voleva farne, di quegli edifici, un luogo di soggiorno. Don Orione un giorno ci chiamò, domandandoci se si andava ancora a fare l’era ai Camaldoli; avuta la risposta affermativa, ci disse: “Prendete queste medaglie; seminatele lassù, nei dintorni di quella villa … Là ci andrà la cara Madonna e vi apriremo una casa per i poveri e i sofferenti …”. Un anno dopo la sua santa morte, come è noto, divenne l’attuale villaggio della carità dei Camaldoli, dove è in grandissima venerazione la Madonna Causa Nostrae Laetitiae. (DOLM 172 s.).

pro-vida

Santità: Giovanni Bosco e Leopoldo Mandic

Venerdì 25 marzo 2022 ore 17,00 sono invitate tutte le mamme di TORINO – Basilica Maria Ausiliatrice, la benedizione delle mamme in attesa
Padre Toschi, che ha trovato questa forte parrocchia pro-vita a Bakersfield, California, quando è arrivato 11 anni fa, ha spiegato che in molti casi di aborto, o spontaneo oppure no “il dolore di una donna non veniva riconosciuto e l’umanità di un bambino non veniva riconosciuta”. Nel caso dell’aborto spontaneo, ha detto più spesso “non viene offerto nessuna consolazione, nessun riconoscimento pubblico che una madre abbia perso il suo bambino”.
Anche il marito potrebbe non sentire le cose “tanto quanto una madre con questo bambino dentro di sé”.
Ho visto un bambino lungo solo un pollice, e le mani erano perfettamente formate e perfettamente visibili.
Abbiamo voluto riconoscere il dolore della madre e della famiglia e riconoscere l’umanità del bambino nel grembo materno in qualsiasi fase, anche dal primo momento del concepimento.

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BACAU, ACASA LA CRESTINI, ROMANIA SPIRITUALE

Fericit poporul al carui Dumnezeu e Domnul, ROMANIA in fata Domnului are cu ce sta inainte, eu am crezut imediat ce am citit Martha Bibescu in Jurnal Politic: “Va veni o vreme cand acest popor, care n-a fost cunoscut pana acum, va fi luat in seama. Din aceasta tara, trecuta sub tacere, vor rasuna cantece si muzica. Neamul acesta va renaste si lumea se va mira ca de o minune sa afle, in sfarsit, tot ceea ce el poseda din constiinta universala”.

La lampada di San Francesco Patrono d’Italia, olio dalle Regioni ed il crocifisso nelle aule

Il mondo come io lo vedo La pace di Dio e la pace degli uomini Se dalla moltitudine di teorie dovrei sceglierne una, non trovo alcuna più adatta del pensiero cristiano. Non trovo utile per la vita nulla che non abbia come radice la persona umana, i suoi bisogni primordiali, la sua dignità e libertà. …

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