Quando la religione e la cultura uccide … la dignità e la libertà di ciascuno, la mentalità delle nuove generazioni.

PSICOLOGIA CRISTIANA / Carmen Webdesign
“Non si arriva alla pace percorrendo la via della sicurezza, la pace va osata, è una grande scommessa che non può venire assicurata. La pace è il contrario della sicurezza”. Dietrich Bonhoeffer
Quando la religione e la cultura uccide … la dignità e la libertà di ciascuno, la mentalità delle nuove generazioni.
Ian Kershaw afferma che a suo parere, un’avversione feroce contro gli ebrei animava solo 20% dei tedeschi e la strada per Auschwitz fu costruita dall’odio, MA PAVIMENTATA DALL’INDIFFERENZA.
SETTE tipi d’intelligenza: linguistica, musicale, logico-matematica, spaziale, corporea-cinestetica, personale, conoscenza di sé e degli altri
La verità è che ho imparato ad essere uomo, cristiano e sacerdote in quelle foreste, poiché lì ho compreso di non sapere nulla. Perché quando tutto si ha da imparare, quando la vita, la tua formazione, la tua cultura non servono ad affrontare un mondo in cui tutto è diverso, allora capisci che se vuoi comunicare non puoi partire da te stesso, devi partire dagli altri.” Dal capitolo – “La voce del silenzio”.
L’alto cosa sarebbe allora?
Una destra pulita, una sinistra pulita, un centro pulito, in virtù di uno sforzo di elevazione e di purificazione personale che non ha nulla a vedere con la tessera.
Come ieri per la salvezza non contava il circonciso né l’incirconciso, così oggi non conta l’uomo di destra né l’uomo di sinistra, ma solo la nuova creatura: la quale lentamente e faticosamente sale una strada segnata dalle impronte di Colui, che arrivato in alto, si è lasciato inchiodare sulla Croce a braccia spalancate per dar la sua mano forata a tutti gli uomini e costruire il vero arco della Pace.
Don Primo Mazzolari
Don Tonino Bello apostolo NON SOLO del secolo scorso “E’ necessario stimolare una formazione politica seria, senza la quale i poveri si trasformeranno in massa manovrabile da parte di coloro che hanno in amano le leve del potere economico, politico e culturale”.
“La civiltà di un popolo non progredisce con la ricchezza economica, ma con l’evoluzione del bene da condividere e il rispetto dei diritti di tutti, iniziando dai più deboli. La pace non si fonda sui trattati CHE FIRMANO I VINCITORI, MA SULLA MORALITA’ DEI COSTUMI, CHE OBBLIGA VINTI E VINCITORI. La guerra è l’espressione immorale e violenta del potere selvaggio sui più deboli”. Massimiliano Kolbe
“IMPERI E NAZIONI CROLLANO NON per la discutibilità delle leggi, ma per la corruzione dei costumi che le precede. Credo nell’efficacia di un progetto politico con il quale si promuova la libertà NON DI FARE ciò che ci pare e piace, ma di adempiere i doveri scritti nella coscienza naturale di tutti”. Massimiliano Kolbe