L’ALASKA era parte della RUSSIA e fu venduta agli USA
“Non tutti sanno che l’Alaska, il 49° Stato degli Stati Uniti d’America, un tempo faceva parte dell’impero Russo. L’Alaska, lo Stato più esteso di tutta la federazione americana, fu venduto agli USA dalla Russia, il 30 marzo 1867, per l’esigua cifra di poco più di 7 milioni di dollari. Nei successivi anni gli Stati Uniti guadagnarono dall’Alaska cento volte di più grazie alla scoperta di giacimenti di Petrolio e Gas naturale. Nel 1721 Bering per conto della marina russa scoprì il passaggio a nord-est nonché lo stretto omonimo. Da quel momento e nei secoli a seguire i Russi iniziarono a stabilirsi e colonizzare l’intera regione. L’attività principale allora era la caccia alle lontre, alle foche e ad altri animali da pelliccia, e per tale motivo l’Alaska divenne zona di commercio delle pellicce per le compagnie commerciali russe. Ne seguì, per questo, nel 1799 la fondazione della Compagnia Russo-Americana, autorizzata dallo Zar Paolo I, che favorì l’immigrazione di coloni russi nei nuovi territori. Sotto la guida di Baranov la compagnia ebbe dei profitti enormi. Nel XIX secolo esploratori e coloni russi proseguirono nella creazione di avamposti commerciali, non solo in Alaska, ma anche nell’Oregon e in California creando non pochi contrasti con spagnoli e inglesi. La colonia, nota formalmente con il nome di America russa, ebbe come capitale Nuova Arcangelo oggi Sitka. A metà del XIX secolo il governo russo si era ormai disinteressato delle sorti dell’Alaska perché la considerava poco redditizia. A fronte di una colonizzazione rada e poco difendibile dal punto di vista militare, temendo anche un’imminente invasione dell’impero britannico, già padrone del vicino Canada e avversario russo nella Guerra di Crimea, lo Zar Alessandro II decise di venderlo agli Stati Uniti d’America. L’opinione pubblica americana accolse piuttosto sfavorevolmente l’affare, per gli americani l’Alaska era solamente un mondo selvaggio, gelato e inospitale. L’acquisto, passato alla storiacon il nome di Alaska Purchase, fu gestito dal segretario di Stato Seward e venne ratificato dal Senato degli Stati Uniti il 9 aprile 1867. Il passaggio di sovranità avvenne il 18 ottobre dello stesso anno. Non sono pochi i Russi a sostenere che, in realtà, non fu una vendita ma una concessione per massimo 150 anni e per tale motivo a chiederne la restituzione. Nel 1884 divenne un distretto dell’Oregon mentre nel 1898 venne scoperto l’oro provocando una vera e propria invasione di cercatori d’oro. Divenuto Stato associato nel 1912, nel 1958 divenne il 49° Stato Americano. Nel 1968 fu scoperto il più grande giacimento di petrolio e gas naturale di tutto il Nord America. Oggi l’Alaska ha circa 800 mila abitanti, la metà dei quali vive nell’area metropolitana di Anchorage, centro principale dello Stato”.